studio dentistico dr. miotto

L'Ortodonzia

L’ ortodonzia è la parte dell’odontoiatria che ha lo scopo di risolvere le anomalie dell’occlusione dovute a irregolarità di posizione dei denti e/o di forma delle arcate, comunemente chiamate malocclusioni. L’ortodonzia si basa sullo studio della masticazione e dell'allinemento dei denti, dell'armonia dei muscoli della masticazione e deglutizione sia durante l'età evoilutiva sia negli adulti. In caso di necessità, questa disciplina odontoiatrica basa la sua attività sull’impiego di apparecchi, fissi o mobili, che producono movimenti guidati dei denti e/o modificazioni delle strutture scheletriche e parodontali che li sostengono. Il trattamento ortodontico richiede specifiche competenze dell’operatore, tempi di cura generalmente lunghi, motivazione e attenta partecipazione del paziente e, se bambino, dell’ambiente in cui vive. La moderna ortodonzia consente di ottenere significativi benefici che non si limitano al corretto allineamento dei denti ma permettono anche di ottenere un buon equilibrio estetico delle labbra e del volto, di assicurare una maggior efficacia della funzione masticatoria, di favorire l’integrità dei denti e dei tessuti di sostegno e di realizzare la stabilità nel tempo dei risultati. 

GLI OBIETTIVI DELL'ORTODONZIA
I principali obiettivi del trattamento ortodontico sono:
_ allineamento dei denti;
_ salute dei denti e del loro apparato di sostegno;
_ funzione masticatoria e fonatoria efficienti;
_ buona estetica del viso;
_ stabilità nel tempo dei risultati ottenuti.
Per raggiungere questi obiettivi si può ricorrere, a seconda del caso, a diversi tipi di cure:
_ ortodonzia fissa (con attacchi metallici o estetici);
_ ortodonzia funzionale, che lavora anche a livello delle strutture scheletriche, con apparecchi mobili.
- ortodonzia con mascherine di allineamento (Invisalign)

TIPI DI OCCLUSIONE 
PRIMA CLASSE: L'arcata superiore è in posizione corretta rispetto all’ inferiore.
SECONDA CLASSE: L'arcata superiore è sporgente perché troppo avanzata o l’inferiore è troppo indietro (retrusa).
TERZA CLASSE: L'arcata inferiore è sporgente perché  troppo avanzata, o la superiore è troppo indietro. 
PRINCIPALI DIFETTI DI OCCLUSIONE:
MORSO APERTO: I molari toccano tra loro ma i denti anteriori non sono a contatto, rimane uno spazio.
MORSO PROFONDO: I molari toccano tra loro e i denti anteriori superiori coprono troppo quelli inferiori.
MORSO INCROCIATO: I molari chiudono ma qualche dente superiore chiude internamente rispetto a quelli inferiori.
Tra le cause delle malocclusioni bisogna ricordare le funzioni alterate, quali la respirazione orale e la deglutizione atipica, che possono avvalersi di terapie logopediche correttive basate su specifici esercizi di rieducazione muscolare.

STUDIO DEL CASO
Per decidere il tipo di trattamento ortodontico più adatto, vengono esaminati i denti, la mandibola, la mascella, le articolazioni, la forma ed il profilo del viso, il modo di masticare e di deglutire. Si esamina tutto questo in primis con una visita ortodontica e poi con lo studio di:
_ RADIOGRAFIA PANORAMICA: serve per verificare la presenza e la posizione dei denti.
_TELERADIOGRAFIA: serve per eseguire delle misurazioni utili (cefalometria) per impostare il trattamento ortodontico.
I MODELLI DEI DENTI: vengono confezionati in gesso dopo il rilevamento di impronte oin alginato e la relativa masticazione. Permettono di verificare come le due arcate dentarie chiudono tra loro.
_ FOTO: sono importanti per l’analisi del profilo del viso e dell’occlusione prima del trattamento. 
 

Caratteristiche generali di una cura ortodontica

La durata del trattamento ortodontico dipende da numerosi fattori. Alcuni di questi sono solo in parte prevedibili come, per esempio, una crescita sfavorevole che tenda ad accentuare il difetto iniziale o un movimento dei denti più lento rispetto alle aspettative o, ancora, una scarsa collaborazione del paziente nel seguire le prescrizioni.
Fermo restando che, compatibilmente con le condizioni di salute generali e locali, non ci sono limiti di età per le cure ortodontiche, l’epoca ideale di inizio del trattamento dipende strettamente dalla diagnosi e perciò può variare molto da caso a caso.  Si parte precocemente dai 5 o 6 anni e si arriva fino agli adulti. Fino a che ci sono denti, questi possono essere spostati ortodonticamente!
Quando, però, si diagnostica precocemente una malocclusione di natura ossea, è utile eseguire subito un ciclo di terapia, anche se sono presenti in bocca solo denti da latte, per poter ottenere modificazioni delle strutture ossee più difficili o addirittura impossibili in età più avanzata: in questi casi si eseguirà una terapia intercettiva. E' importante ricordare che la terapia intercettiva, usata per ridurre la gravità dei problemi ortopedici-ortodontico-funzionali, non esclude a priori la necessità di trattamenti successivi, quando la crescita del paziente è ultimata e i denti hanno assunto la loro posizione definitiva. 

GLI APPARECCHI ORTODONTICI

Apparecchi mobili per ortodonzia funzionale o intercettiva (BIONATOR e OCCLUS-O-GUIDE):
Agiscono mediante una rieducazione funzionale, intervenendo sulla regolazione della crescita cranio-facciale e ripristinando un corretto sviluppo del complesso oro-facciale. La terapia funzionale risulta efficace quando il soggetto è in crescita, quindi durante l'epoca dello sviluppo. L’apparecchio è mobile, privo di mezzi di ritenzione e il paziente lo gestisce autonomamente seguendo le prescrizioni del dentista.
ORTODONZIA FISSA (metallica o estetica ) Gli apparecchi fissi possono essere messi e tolti solo in studio. Sono solitamente usati quando quasi tutti i denti permanenti sono presenti, quindi si usano nell’adolescente e nell’adulto.Consistono di attacchi (detti anche brackets) incollati sui denti; ogni attacco è unito agli altri da un filo metallico che può essere modellato o sostituito durante le visite di controllo. Questi attacchi possono essere metallici o estetici (in ceramica o zirconio, che hanno un colore più simile al dente).

ORTODONZIA "INVISIBILE" Con delle semplici mascherine trasparenti, quindi poco visibili, si spostano ed allineano i denti. Ogni mascherina permette uno spostamento dei denti di circa 1/3 di millimetro. Questi apparecchi risultano utili nelle cure che richiedono piccoli spostamenti, in quanto grandi spostamenti  richiederebbero un numero eccessivo di mascherine e un periodo di trattamento troppo prolungato. 

Stabilità dei risultati ottenuti

La stabilità del risultato ottenuto con dispositivi ortodontici è probabilmente l'unico punto debole dell'ortodonzia. Bisogna sempre considerare chei "denti storti" sono andati in quella posizione da soli. Cioè le forze muscolari che agiscono in un cavo orale hanno portato quel tipo di allineamento dentale. Quando noi li raddrizziamo, pur essendo rispettosi di tutte le regole ortodontiche e di tutte i crismi del buon lavorare, mettiamo i denti in una posizione molto bella e funzionale, che però potrebbe non essere in linea con l'equilibrio muscolare della persona. Cioè i denti sono andati da soli in quella posizione iniziale (storti) e noi li mettiamo dritti, cercando di convincere i denti a rimanere i quella posizione. A volte si crea un nuovo equilibrio e tutto resta fermo per decenni. Proprio garantire la stabilità del risultato ortodontico, alla termine della cura ortodontica viene programmato un periodo di contenzione al fine di stabilizzare i denti nella posizione assunta. A volte suggeriamo ai pazienti di eseguire un corso di riabilitazione miofunzionale presso un logopedista, che aiuta a ritrovare un migliore equilibrio funzionale della muscolatura coinvolta (labbra, lingua, guance, deglutizione). In risposta a particolari rischi di recidiva di limitati settori della bocca, questi dispositivi di contenzione devono essere portati molto a lungo se non addirittura per tutta la vita. Un esempio tipico è rappresentato dagli incisivi inferiori che mantengono una inesauribile tendenza ad affollarsi e che vengono fissati con un filo metallico posto dalla parte interna (splintaggio). In qualche caso è preferibile utilizzare un mascherina notturna trasparente sottilissima di contenzione.

ASPETTI PRATICI Nel corso della cura ortodontica la pressione e/o la trazione esercitate sui denti possono provocare sensazioni sgradevoli di indolenzimento o di tensione, destinate peraltro ad esaurirsi in breve tempo. Le piccole irregolarità che caratterizzano la superficie degli apparecchi possono provocare piccole lesioni o irritazioni delle mucose, dalle quali ci si può difendere applicando un leggero strato di materiale protettivo (cera ortodontica) sulle sporgenze metalliche dell’apparecchio. E’ importante ricordare che quella che si sta eseguendo è una cura  e richiederà tempo, collaborazione e pazienza!